Salve ragazzi! E' un tema di cui si parla molto ultimamente, e sono sicuro arriverà presto anche sui mainstream media: le parole sono importanti e danno forma al nostro mondo. Ludopatìa viene dal greco pathos da cui deriva sia passione (inteso positivamente) che -patia (in senso medico) che richiama parole come cardiopatia, osteopatia, patologia ecc.
Ludopatia indica un qualche tipo di dipendenza dal gioco generica mentre la parola azzardopatia si riferisce specificatamente all'azzardo.
Siamo tutti d'accordo se diciamo di distinguere queste due realtà: nulla accomuna una tranquilla partita ad Agricola in famiglia o con gli amici a una sessione solitaria davanti a una macchinetta slot machine del bar senza arte né parte.
Non solo i giochi d'azzardo possono dare dipendenza, e soprattutto non è così facile definire inequivocabilmente la dipendenza. Parlavo qualche giorno fa con un amico della vecchia storia del bicchiere di vino a pasto: dopo quanti divento un ubriacone? 2,3 6? Qualcuno lo sa?
Credo che la dipendenza sia data dall'uso che si fa delle cose, alle volte ho sentito in TV di salvadanai di fratelli o genitori rotti per comprare carte Magic, fatti che sono senz'altro accaduti ma spesso mostrano solo questo aspetto più sensazionalistico dell'informazione, peraltro comprensibile laddove l'intenzione è solo quella di destare interesse per vendere copie.
I giochi sono di abilità, possono sviluppare capacità sia sociali che intellettuali e vanno contrapposti ai giochi di pura fortuna in cui quasi sempre c'è un banco e sono progettati statisticamente apposta per far perdere chi gioca.
A questa categoria appartengono le suddette slot machine, estrazioni di ogni tipo ecc. (magari se può interessare potremo approfondire il calcolo probabilistico).
Se questo dibattito potrà far luce su questi aspetti e sdoganarli anche ai cosiddetti babbani ben venga, ma prima di trincerarci dietro le solite barricate e dividerci su ogni cosa, riflettiamo qualche minuto.
Alla prossima ragazzi!