Salve a tutti.
Continuo la mia ricerca, tra scaffali polverosi e ricerche affannose, tra le vecchie edizioni della Wizard, in cerca di carte interessanti o almeno degne di nota. Questa volta mi sono concentrato sulle Edizioni Antiquities, Homelands e Mirage, andando a scartabellare tra le vecchie glorie della metà degli anni ‘90, dove le illustrazioni avevano un che di romantico e vedevano la luce per la prima volta carte come le Terre di Urza, Rampant Growth, Wall of Roots e Kaervek's Torch, che ancora oggi vengono ampiamente usate nel Pauper e in altri formati.
N.B. :Ricordo sempre che per ognuna di queste carte ho effettuato una verifica sul sito dekropotence.com, per avere la certezza che fosse valida per il formato (considerando che risulta valido ciò che è stampato come comune su MTGO, un controllo era d’obbligo).
Iniziamo la carrellata con questa spell inusuale nella meccanica, focalizzata a recuperare artefatti dal cimitero. Una carta potenzialmente interessante, in una shell votata ad abusare di ETB effect, in un formato dove abbondano i ‘sassi’ efficienti.
Pro:
- Non ha limiti sul numero o la tipologia di artefatti da targhettare
- Manipola l’ordine della pila a nostro piacimento
- È una risposta efficace verso un’eventuale hate del cimitero
Contro:
- È sorcery
- Si deve creare una shell apposita per sfruttarlo
- Carta che necessita di specifiche condizioni per funzionare al meglio
In un archetipo in stile Eggs, contornato da creature come Etherium Sculptor per accelerare, Firebrand Archer, Reckless Fireweaver o Disciple of the Vault per generare danni e il nuovo Artificer's Assistant come possibile tutore, questa magia potrebbe aiutare a fornire nuova ‘benzina’ per la meccanica, oltre a un buon parafulmine nel caso l’avversario tenti di distruggere qualcuno dei nostri preziosi ‘sassi’. Lascio comunque a voi, brillanti deck builder, elucubrare qualche possibile applicazione.
Siamo di fronte all’ennesimo counter, come se il formato non fosse già zeppo di possibili soluzioni, questo qui però potrebbe avere delle interessanti applicazioni
Pro:
- Il costo mana non è così impegnativo
- Copre tutte le tipologie di spell, senza limitazioni
- Di fatto incide anche sulla pescata avversaria
Contro:
- Non è risolutiva, se non nell'immediato
- Entra in competizione con una pletora di possibili scelte (Counterspell, Prohibit, ecc…)
- Non offre vantaggio carte o altre meccaniche opzionali
Ho intravisto solo una volta, in una shell Familiar, e provandola sul campo non mi è sembrata una scelta tanto campata in aria. Forse è più utile in contesti Combo, dove si vuole rallentare l’avversario giusto per un turno, quando poi si è certi di poter chiudere senza rischi. Rispetto ad altri formati, la sovrabbondanza di scelte ne limita l’introduzione, ma nulla vieta di sperimentare questa soluzione, qualora il vostro deck necessiti di un counter di questo tipo.
Dry Spell
Non poteva mancare una carta nel Nero in questa carrellata. Le analogie con Shrivel, Nausea e compagnia bella ci sono tutte, però, qui c’è qualcosa in più.
Pro:
- Ha un costo in linea con le altre mini wratte del formato
- Il fatto di fare danno ai giocatori non guasta in determinate shell
- Può trovare posto già main deck in shell in stile Burn
Contro:
- È sorcery
- Nel nero sono presenti molte carte simili
- Fare danni è meno performante rispetto ai segnalini -1/-1
Se si pensa di progettare un Burn nei colori Rakdos, visto anche il recente ingresso Sovereign's Bite e la presenza di carte come Bump in the Night e Alms of the Vein questa spell potrebbe trovare posto sia di main che di side, a seconda del meta che pensate di trovare e la possibilità di generare danni sia verso creature che giocatori. Chissà che non sia una scelta percorribile, verso nuove idee di deck building.
Builder's Bane
Una magia nel rosso che genera parecchio hate verso gli artefatti, ricorda molto da vicino un’altra staple del formato molto utilizzata nel Pauper, per ovvi motivi: Gorilla Shaman. Qui però il valore aggiunto, in determinati contesti, sembra persino maggiore, almeno sulla carta.
Pro:
- L’effetto è potenzialmente potente se si ha mana a sufficienza
- Colpisce indistintamente qualsiasi artefatto, anche con costo mana elevato
- I danni generati potrebbero essere decisivi per una chiusura
Contro:
- È sorcery
- Entra in competizione con diverse spell di side
- Necessita di shell che dispongono di molto mana
Questa magia di sideboard, in un Tron.deck potrebbe anche trovare posto, principalmente contro Affinity, dove una partenza a strappo potrebbe mettere in seria difficoltà la partita. Per contro potrebbe trasformarsi in una wratta globale, oltre a generare un certo numero di danni. Peccato che non sia asimmetrica e che bersagli solo artefatti, ma non si può mica volere tutto da un’unica spell, per di più comune.
Anche per questa volta ho terminato, miei cari lettori, mi auguro che vi sia di aiuto questa mia esposizione, volta a scoprire qualche cimelio del passato. Non ho certo l’ambizione di scovare chissà quali perle, però sono convinto che con un po’ di studio, possano venire fuori idee e spunti interessanti, senza dover aspettare la nuova espansione di turno. Tanto più che magari alcune di queste carte, sono già nei nostri raccoglitori.
Stay Magic, Stay Pauper!
Roberto.
Roberto Bernocco
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