di Gaetano Cutri
Siamo abituati a fare i conti soltanto col nostro pianeta, un mondo che pian piano sta mostrando sempre di più il suo lato oscuro e le magagne che imperversano decennio dopo decennio. La scarsità di risorse, il buco nell'ozono, i terremoti e le calamità naturali, l'assenza di una salvaguardia ambientale sono molti temi che pian piano ci stanno spingendo ad ampliare gli orizzonti e guardare in alto, molto in alto, verso altri pianeti del sistema solare, in primis verso il pianeta rosso. E' proprio lì che vuole condurci “Ticket to Mars”, un gioco da tavolo che perde tutto il magone per le disfatte del nostro pianeta, ma piuttosto, in un clima scanzonato e goliardico, ci mette in prima fila per ottenere un goloso biglietto verso Marte.
“Ticket to Mars” è disponibile in versione italiana grazie alla Doppio Gioco Press, si tratta di un titolo per 2-5 giocatori ideato da Eugeni Castano.
IL CONTENUTO
All'interno della scatola troviamo una simpatica plancetta in cui alcuni razzi colorati aspettando di contenere, all'interno dei propri oblò, i vari personaggi che i giocatori tenteranno di spedire su Marte. Presente anche un segnapunti e un segnatempo, che sarà il più ansiogeno elemento durante la partita, dei segnalini per tener conto dei punti e i segnalini personaggio che man mano entreranno nei razzi in preparazione. I mazzi di carte si dividono infine in carte obiettivo che imporranno il modo di fare punti ai vari giocatori e le carte azione che rappresentano il vero cuore del gioco.
IL GIOCO
All'inizio della partita, ogni giocatore riceve 5 carte azione e 3 carte obiettivo: al proprio turno dovrà giocare una delle carte azione che permetteranno di aggiungere elementi ad un razzo, di spostare persone da una navicella all'altra o di far scendere ospiti, nonostante avessero pronto il biglietto verso Marte. Tutto ciò dovrà essere fatto nel tentativo di soddisfare le richieste delle 3 carte obiettivo pescate ad inizio round, secondo le quali si dovranno avere coppie di specifici personaggi all'interno di un razzo, avere un esatto numero di partecipanti ad una spedizione oppure avere tutti elementi dello stesso tipo: chiaramente ogni giocatore avrà obiettivi diversi e sarà un continuo darsi la zappa sui piedi, pur senza sapere esattamente quali siano i requisiti degli altri giocatori per fare punti. Ogni volta che verrà giocata una speciale carta, capace di far recuperare tutte quelle giocate fino a quel momento, il segnatempo scenderà di una tacca: quando da 9 si arriverà a 0, il round terminerà e si andrà al conteggio dei punti secondo gli obiettivi portati a termine. Dopo tre manches gestite esattamente in questo modo, ma distribuendo nuove carte obiettivo ad ogni nuovo round, si incoronerà chi avrà ottenuto il punteggio maggiore.
CONCLUSIONE
L'interazione è sicuramente la portata principale di “Ticket to Mars”, visto che il continuo spostare, aggiungere e rimuovere persone dai vari razzi, darà del filo da torcere alle strategie degli altri o, senza volerlo, aiuterà un rivale nel portare a termine un obiettivo. La grafica con cui si presenta il gioco è particolarmente colorata e con un look da cartoon, scelta che rende il gioco simpatico e piacevole all'occhio e particolarmente coerente con lo stile dell'azione piuttosto frenetica e turbolenta. I round di gioco si susseguono veloci, tanto da tenere la partita sempre entro la durata di una mezz'oretta, ma l'unica attenzione da fare è alla permalosità di alcuni partecipanti che potrebbero non prendere di buon grado un intoppo di troppo causato da un rivale che magari avrà individuato un possibile obiettivo da demolire.
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